Elimination Communication
Cosa sarà mai questa EC di cui hai sentito parlare sui social o in qualche forum di mamme?
Ti racconto la mia esperienza…
Probabilmente io ho seguito il procedimento inverso: ho iniziato prima a praticarla e poi mi sono chiesta se questa cosa avesse un nome!
Quando la mia bimba ha raggiunto i 4 – 5 mesi, eravamo perfettamente in grado di capire quando aveva bisogno di scaricarsi, perciò un bel giorno le ho tolto il pannolino al volo e l’ho messa sul wc, lei mi ha guardato sorridendo e si è subito scaricata. Che gioia è stata rendermi conto di quanto l’avessi resa felice ad averle permesso di scaricarsi fuori dal pannolino e senza sforzo!
Da lì ho iniziato a domandarmi se questo
“avvicinamento precoce al vasino” rispetto ai tempi standard avesse un nome: insomma, non potevo essere di certo l’unico genitore ad averci pensato!?
Così nelle lunghe notti insonni mentre allattavo la mia piccola, ho iniziato a cercare sul web informazioni al riguardo, ed ho scoperto un mondo sull’ Elimination Communication!
Da allora, ad ogni cambio pannolino o quando captavo i suoi segnali, la mettevo subito sul vasino, ed ho
invitato le persone che si prendevano cura di lei a fare lo stesso.
Sicuramente utilizzare i pannolini lavabili ci facilita nel praticare EC: infatti quest’ultimi non asciugando estremamente la pelle del nostro bimb*, come invece fanno i pannolini u&g, gli permettono di avvertire la
sensazione di bagnato ed essere più consapevole del proprio corpo.
Le famiglie che praticano EC sanno che la scelta dell’abbigliamento è fondamentale: meglio prediligere tutine due pezzi o scegliere capi dedicati, come le ghettine easy free (link all’articolo ), che rendono più agevole sfilare il pannolino al bisogno.
Come per ogni cosa, è importante prendersi il proprio tempo: non prendiamocela troppo per una pipì mancata o una coperta bagnata.
Ciò che conta davvero è stabilire una connessione con il nostro bambin* e
mettersi in ascolto dei suoi bisogni, rispettando i suoi tempi, senza forzature.
Buon viaggio!